Quale Yoga insegno

 

Sono insegnante di Hatha Yoga (yoga fisico) e Raja Yoga (yoga mentale), quindi insegno ASHTANGA YOGA.

La mia formazione, avvenuta presso gli istituti formativi della FEDERAZIONE ITALIANA YOGA,  fa riferimento allo Yoga tradizionale, che ancora oggi viene insegnato negli Ashram Indiani e che si appoggia agli insegnamenti dei maestri più antichi : fu Patanjali il primo a scrivere a riguardo, formalizzando gli insegnamenti che fino ai suoi tempi (400 A.C.) si erano tramandati oralmente da maestro a discepolo.

Lo yoga della tradizione, per intenderci, è l’ASHTANGA YOGA, dove

ashta =significa otto    ;      anga= significa passi

Il percorso dell’Ashtanga Yoga (tradizionale) riconosce questi punti :

1 e 2 -YAMA E NIYAMA – Precetti comportamentali che inducono ad un atteggiamento etico ripetto se stessi, gli altri e l’intero creato.

3-ASANA . Specifiche posizioni del corpo, ognuna finalizzata a liberare blocchi energetici su una determinata area del corpo. Praticare asana restituisce consapevolezza del volume occupato nello spazio, dona elasticità alla colonna vertebrale, insegna a rintracciare la posizione (sempre diversa) del respiro, libera dalle tensioni croniche e dalle rigidità fisiche, produce completo rilassamento e benessere.

4-PRANAYAMA. Tecniche per imparare ad ascoltare il proprio respiro attraverso le sue caratteristiche di ritmo, profondità e posizione.

Imparare a respirare correttamente è il primo obiettivo.

Espandere il potenziale del nostro respiro è l’immediata conseguenza.

Il respiro è l’anello di congiunzione tra mente e corpo: esso si adatta continuamente alle nostre emozioni, a volte rimanendo imbrigliato e represso dalle stesse.

Il Pranayama permette di resettare, di purificare i canali energetici, di ritornare al nostro prezioso Respiro Spontaneo: il risultato e’ un corpo rilassato, una mente pacificata.

5-PRATYAHARA. Tecniche di introspezione. Volgere lo sguardo al nostro bagaglio interiore con coraggio, con dignità, al fine di riordinare quelle parti del nostro vissuto che ci hanno più emozionato …. Riconoscere i nostri pesi, imparare a portarli consapevolmente.

Ogni emozione repressa, sedimenta nel corpo stratificando in tensioni e rigidità: ENERGIA PSICHICA NON LIBERATA. Risolvere la propria matassa emozionale libera energia e permette di tornare a gioire in un corpo sano ed elastico.

6-DHARANA. Tecniche di concentrazione. Portare la mente verso il suo centro (cum centruum) ove nulla si muove, ove tutto è in perfetto equilibrio, in perfetto Silenzio.

Imparare a rallentare il flusso dei pensieri guadagnando energia e vitalità.

Gestire lo spazio della mente per esserne padroni e non schiavi sottomessi.

7-DHYANA. Tecniche di meditazione. Arrestare il flusso mentale per andare oltre la mente.

Accedere a nuovi stati di coscienza : evolvere la propria idea di ciò che si è facendone esperienza.

Attingere ad una saggezza innata, guarire le ferite della propria anima.

8-SAMADHI.  Raggiungere l’entasi (en+stasi= stare dentro). L’unione profonda di colui che medita con l’oggetto della meditazione. Ottenere una mente imperturbata. E mantenerla.

Il nobile obbiettivo di tutto il percorso.

 

Alla luce di quanto esposto sopra , si deve sapere che

L’HATHA YOGA comprende Asana e Pranayama. (Yoga fisico)

IL RAJA YOGA comprende Pratyahara, Dharana, Dhyana.  (Yoga Mentale)

L’ASHTANGA YOGA È LA SOMMA DEI DUE, IL PERCORSO COMPLETO.

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